La Cinta Senese è una razza suina autoctona toscana di origini antichissime, le cui tracce risalgono al Medioevo, come evidenziato nell’affresco del Buon Governo di Ambrogio Lorenzetti, esposto nel Palazzo Pubblico di Siena. Questa razza è caratterizzata da un’elevata rusticità e robustezza, che la rende particolarmente adatta all’allevamento all’aperto, tipico dei paesaggi collinari toscani.
L’allevamento della Cinta Senese sfrutta le peculiarità territoriali della Toscana, con suini che si nutrono di risorse naturali disponibili nei boschi e pascoli, come ghiande, radici e tuberi. Questa dieta conferisce alle carni una qualità unica, garantita dal marchio DOP (Denominazione di Origine Protetta), ottenuto nel 2012.
Per beneficiare di tale certificazione, gli animali devono essere nati, allevati e macellati in Toscana, e derivare dall’accoppiamento di soggetti registrati nel Registro del tipo genetico Cinta Senese.
Gli allevatori di Cinta Senese fanno parte del Consorzio di Tutela della Cinta Senese, che assicura il rispetto dei rigidi standard DOP. Dopo il quarto mese di vita, i suinetti, che fino a quel momento possono ricevere un’integrazione alimentare giornaliera, devono essere allevati in condizioni estensive, garantendo loro ampio spazio per muoversi e accedere a risorse naturali.
Questo tipo di allevamento sostenibile conferisce alla carne di Cinta Senese un sapore intenso e distintivo, caratterizzato da una marmorizzazione che rende il prodotto finale tenero e succulento.
Le carni di Cinta Senese DOP sono un’eccellenza del territorio toscano, un prodotto autentico che celebra la tradizione e la qualità della macelleria italiana.
La Cinta Senese è una razza suina autoctona toscana di origini antichissime, le cui tracce risalgono al Medioevo, come evidenziato nell’affresco del Buon Governo di Ambrogio Lorenzetti, esposto nel Palazzo Pubblico di Siena. Questa razza è caratterizzata da un’elevata rusticità e robustezza, che la rende particolarmente adatta all’allevamento all’aperto, tipico dei paesaggi collinari toscani.
L’allevamento della Cinta Senese sfrutta le peculiarità territoriali della Toscana, con suini che si nutrono di risorse naturali disponibili nei boschi e pascoli, come ghiande, radici e tuberi. Questa dieta conferisce alle carni una qualità unica, garantita dal marchio DOP (Denominazione di Origine Protetta), ottenuto nel 2012.
Per beneficiare di tale certificazione, gli animali devono essere nati, allevati e macellati in Toscana, e derivare dall’accoppiamento di soggetti registrati nel Registro del tipo genetico Cinta Senese.
Gli allevatori di Cinta Senese fanno parte del Consorzio di Tutela della Cinta Senese, che assicura il rispetto dei rigidi standard DOP. Dopo il quarto mese di vita, i suinetti, che fino a quel momento possono ricevere un’integrazione alimentare giornaliera, devono essere allevati in condizioni estensive, garantendo loro ampio spazio per muoversi e accedere a risorse naturali.
Questo tipo di allevamento sostenibile conferisce alla carne di Cinta Senese un sapore intenso e distintivo, caratterizzato da una marmorizzazione che rende il prodotto finale tenero e succulento.
Le carni di Cinta Senese DOP sono un’eccellenza del territorio toscano, un prodotto autentico che celebra la tradizione e la qualità della macelleria italiana.
Il re indiscusso del nostro catalogo è senza dubbio il Prosciutto di Cinta Senese DOP. La sua lavorazione manuale e la salatura con sale pesato conferiscono ai nostri prosciutti una composizione equilibrata, con solo 2,7 grammi di sale ogni 100 grammi di prodotto.
Il re indiscusso del nostro catalogo è senza dubbio il Prosciutto di Cinta Senese DOP. La sua lavorazione manuale e la salatura con sale pesato conferiscono ai nostri prosciutti una composizione equilibrata, con solo 2,7 grammi di sale ogni 100 grammi di prodotto.
Voglio soffermarmi sulla straordinaria sapidità delle carni di questo splendido suino. La caratteristica dominante è il suo sapore unico, frutto di carni ricche di sostanze iodate. Degustando il nostro prosciutto, sentirai una sapidità distintiva, diversa dal semplice salato; sono due sensazioni completamente diverse. Il grasso pregiato presenta buone percentuali di acido oleico e si scioglie a 36°C, lasciando chi assapora desideroso di un’altra fetta.
Dopo essere stato tolto dal sale e lavato con aceto di vino, il prosciutto riposa per circa 4 mesi, viene cosparso di strutto e lasciato riposare per altri 6 mesi. Questo processo continua con un’ulteriore applicazione di strutto, fino a raggiungere un minimo di 36 mesi di stagionatura.
Il sapore dominante che emerge durante la degustazione è quello della nocciola, grazie all’alimentazione naturale del suino, che si nutre di ciò che trova in natura. I profumi richiamano il sottobosco, un’ulteriore prova della salubrità dell’ambiente in cui vivono i nostri suini.
Questo riflette l’amore della famiglia Patrone per la natura e il loro impegno per il rispetto e il benessere animale.
Il Guanciale, soprannominato “Prosciutto Bianco” dall’amico Daniele Baruffaldi, presidente onorario del Consorzio della Cinta Senese DOP, è realizzato attraverso un meticoloso processo di salatura e stagionatura, simile a quello del Rigatino, che assicura un prodotto di altissima qualità.
Il Guanciale, soprannominato “Prosciutto Bianco” dall’amico Daniele Baruffaldi, presidente onorario del Consorzio della Cinta Senese DOP, è realizzato attraverso un meticoloso processo di salatura e stagionatura, simile a quello del Rigatino, che assicura un prodotto di altissima qualità.
La nostra attenzione artigianale e cura in ogni fase della lavorazione fanno del Guanciale un prodotto perfetto per esaltare i sapori autentici di questi piatti iconici.
La famiglia Patrone, fin dal 1992, è celebre per la sua iconica porchetta, considerata il fiore all’occhiello della produzione.
La famiglia Patrone, fin dal 1992, è celebre per la sua iconica porchetta, considerata il fiore all’occhiello della produzione.
La ricetta, ispirata alla tradizione storica di Apicio, è stata tramandata e perfezionata negli anni, arricchita da un tocco segreto che ne esalta il sapore unico.
La porchetta viene cotta lentamente per oltre 12 ore, ottenendo così una crosta croccante e una carne tenera e saporita.
Il re indiscusso del nostro catalogo è senza dubbio il Prosciutto di Cinta Senese DOP. La sua lavorazione manuale e la salatura con sale pesato conferiscono ai nostri prosciutti una composizione equilibrata, con solo 2,7 grammi di sale ogni 100 grammi di prodotto.
Il re indiscusso del nostro catalogo è senza dubbio il Prosciutto di Cinta Senese DOP. La sua lavorazione manuale e la salatura con sale pesato conferiscono ai nostri prosciutti una composizione equilibrata, con solo 2,7 grammi di sale ogni 100 grammi di prodotto.
Voglio soffermarmi sulla straordinaria sapidità delle carni di questo splendido suino. La caratteristica dominante è il suo sapore unico, frutto di carni ricche di sostanze iodate. Degustando il nostro prosciutto, sentirai una sapidità distintiva, diversa dal semplice salato; sono due sensazioni completamente diverse. Il grasso pregiato presenta buone percentuali di acido oleico e si scioglie a 36°C, lasciando chi assapora desideroso di un’altra fetta.
Dopo essere stato tolto dal sale e lavato con aceto di vino, il prosciutto riposa per circa 4 mesi, viene cosparso di strutto e lasciato riposare per altri 6 mesi. Questo processo continua con un’ulteriore applicazione di strutto, fino a raggiungere un minimo di 36 mesi di stagionatura.
Il sapore dominante che emerge durante la degustazione è quello della nocciola, grazie all’alimentazione naturale del suino, che si nutre di ciò che trova in natura. I profumi richiamano il sottobosco, un’ulteriore prova della salubrità dell’ambiente in cui vivono i nostri suini.
Questo riflette l’amore della famiglia Patrone per la natura e il loro impegno per il rispetto e il benessere animale.
Il Guanciale, soprannominato “Prosciutto Bianco” dall’amico Daniele Baruffaldi, presidente onorario del Consorzio della Cinta Senese DOP, è realizzato attraverso un meticoloso processo di salatura e stagionatura, simile a quello del Rigatino, che assicura un prodotto di altissima qualità.
Il Guanciale, soprannominato “Prosciutto Bianco” dall’amico Daniele Baruffaldi, presidente onorario del Consorzio della Cinta Senese DOP, è realizzato attraverso un meticoloso processo di salatura e stagionatura, simile a quello del Rigatino, che assicura un prodotto di altissima qualità.
La nostra attenzione artigianale e cura in ogni fase della lavorazione fanno del Guanciale un prodotto perfetto per esaltare i sapori autentici di questi piatti iconici.
La famiglia Patrone, fin dal 1992, è celebre per la sua iconica porchetta, considerata il fiore all’occhiello della produzione.
La famiglia Patrone, fin dal 1992, è celebre per la sua iconica porchetta, considerata il fiore all’occhiello della produzione.
La ricetta, ispirata alla tradizione storica di Apicio, è stata tramandata e perfezionata negli anni, arricchita da un tocco segreto che ne esalta il sapore unico.
La porchetta viene cotta lentamente per oltre 12 ore, ottenendo così una crosta croccante e una carne tenera e saporita.
Patrone: il gusto della tradizione, l’eccellenza del presente.